Buonconvento rientra nella lista dei borghi più belli d’Italia. Per essere nel senese a prima vista appare come un paese un po’ atipico perché non è arroccato su una collina ed è invece raggiungibilissimo dalla via Cassia. Più comodo di una visita ad altri rinomati luoghi della zona (Montalcino, tanto per fare un esempio) si presta molto per uno ‘stop and go’ di un’oretta per chi passa da quelle parti, anche per dirigersi altrove. La stazione ferroviaria (linea Siena-Grosseto) si trova a poche centinaia di metri dal centro invece che a chilometri di distanza (come avviene per altri scali del senese).
Le foto cercano di soddisfare la curiosità ritraendo Buonconvento sul momento del tramonto e della prima luna, in modo da farsi un’idea del fascino che offre la sua cerchia murata. Lasciata l’auto nel grande piazzale accanto alla Cassia si accede al borgo da una porta lungo le mura e si entra subito nel vivo. Il traffico della Cassia sembra lontano secoli quando invece là dentro si respira aria di medioevo tra corti, tunnel tra le case, scale scoscese a pendio. Spicca sul borgo trecentesco la torre del municipio con la sua campana, un ricordo in piccolo di quella del Mangia, dove una serie di stemmi e lapidi raccontano la storia secolare di questo luogo. Come quella dedicata a Enrico VII di Lussemburgo, imperatore del Sacro Romano Impero che nel 1313 trovò la morte proprio a Buonconvento per colpa della malaria.
L’asse del centro di Buonconvento si snoda sulla lunga via Soccini: nel cammino si incontrano oltre alla chiesa principale anche il classico circolino senza tempo dove fare una breve sosta assieme agli stakanovisti giocatori di carte. Consigliato il passaggio a settembre in occasione delle due principali feste paesane: la Sagra della Valdarbia e la corsa dei carretti dei quartieri.
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