Era domenica 26 agosto 1849. Giuseppe Garibaldi stava cercando di fuggire dali austriaci e, per scendere gli Appennini in direzione di Prato, si fece aiutare da un suo uomo di fiducia, tal Leggero, all’anagrafe Giovanni Battista Culiolo. Per evitare di fare una brutta fine, l’eroe dei Due Mondi attraversò un antico ponte in pietra sul calar della sera, riuscendo nell’impresa. Quel ponte è la tappa odierna di Girosognando.it.
Si chiama Ponte di Cerbaia e si trova sul fiume Bisenzio a Carmignanello, nel territorio comunale di Cantagallo, provincia di Prato. È stato costruito nell’Alto Medioevo e si trova proprio sotto la strada principale che collega Prato con Bologna. Arrivati a Carmignanello prendete come riferimento delle scalette in legno che scendono in una piccola valle: il ponte ve lo troverete a un tiro di schioppo. L’antica comunicazione viaria tra Toscana ed Emilia passava proprio di lì, all’altezza della Rocca di Cerbaia che sovrasta le tre arcate in pietra, costruita nei secoli successivi.
La rocca può essere visitabile, ma è ridotta a un rudere dopo essere stata dimora dei Conti Alberti. Una leggenda narra persino che i padroni del feudo avessero negato ospitalità a Dante Alighieri, in viaggio verso Bologna, tra l’altro sotto la neve. Da tempo si parla di un suo recupero ma, essendo operazione particolarmente costosa, al momento abbiamo di fronte comunque un minimo di consolidamente strutturale.
Carmignanello e il fiume Bisenzio sono mete apprezzate dai pratesi specialmente nel periodo estivo. L’acqua è fredda ma pulita, nulla vieta di restarsene tranquillamente a riva godendosi un po’ di fresco ai piedi. Ricordatevelo per la calda stagione che sta per arrivare e non bagnatevi adesso, ovviamente.
Giornata tipo a Carmignanello: pranzo al sacco, sosta sul fiume vicino al ponte, e poi da lì prendere il sentiero 48 del Cai di Prato che vi porterà fino alla Rocca.
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