Montalbano, atto secondo. Eravamo stati alla Torre di Sant’Alluccio nei mesi scorsi (con anche citazione sul settimanale BisenzioSette che ha dedicato un articolo a Girosognando.it), qui invece esploriamo sul versante fiorentino (Vinci) un altro tesoro nascosto delle Terre di Leonardo: il Leccio di Faltognano .
Faltognano è un piccolo paese arrampicato su colline disegnate da piante di olivo e terrazzamenti, conosciuto in zona soprattutto per l’albero monumentale che si trova di fronte alla chiesa. Siamo nella parte più alta del paese, su un parco a terrazza da dove è possibile ammirare mezza Toscana. L’Appennino da un lato, la valle dell’Arno dall’altro, in lontananza le colline pisane e le sue pale eoliche, il porto di Livorno, persino l’isola della Gorgona se c’è bel tempo e siamo fortunati. Al centro di questo parco, c’è il Leccio. Esibisce la sua maestosità con 15 metri di altezza massima e cinque di circonferenza, e da lassù ha vissuto le vicissitudini di almeno gli ultimi due secoli (si dice però che già ci fosse nel Settecento). Non perde le foglie nemmeno di inverno, spiega sapientemente la targa a corredo, e le sue foglie, come il tronco, sono più scure rispetto ad altre specie di quercia presenti nella natura toscana. Accanto la chiesa di Santa Maria a Faltognano, (XIII secolo, ma ristrutturata profondamente nel 1895) completa l’armonia di questo posto che, per i ‘locals’, è ottima meta per piacevoli picnic domenicali all’arrivo della bella stagione.
Faltognano trasuda storie anche molto dolorose. Come quelle di Ausilio, Guido e Quintilio Gennaro Cinelli, di Luigi Gabbrielli, Giuseppe Rugiati, Adriano e Serafino Sostegni, giovani chiamati alle armi nella Grande Guerra e morti sul fronte. Faltognano non ha mai dimenticato il loro sacrificio e lo commemora con un cippo proprio vicino al leccio, oltre che con alcune lapidi all’ingresso della chiesa. Ma ci sono anche storie belle, come quando a inizio anni Novanta la popolazione locale fu la prima a dare una mano per il recupero del grande muro in pietra che sorregge il parco del Leccio. Senza dimenticare, poco sopra, il muro antico che rappresenta il confine del Barco Reale, la grande tenuta di caccia della Famiglia Medici che, quando poteva, lasciava Firenze per trovare rifugio su queste colline.
I primi di luglio i faltognanesi danno vita alla Festa sotto il Leccio: fresco, buona cucina tipica toscana, con tavole apparecchiate nell’amato parco. Un evento da non perdere e che, sicuramente, vi appunterete per la prossima estate.
Consigli finiti? Ancora due da dare. Il primo: pane e prosciutto all’unica bottega di alimentari del paese sono la ‘merenda del campione’ per eccellenza. Trovarla è semplice visto che alla fine Faltognano si sviluppa su una sola strada principale (il Leccio si trova invece sopra a questa). Inoltre, da Sant’Alluccio c’è un sentiero che vi porta diretti qua, tra boschi meravigliosi e panorami mozzafiato (nell’articolo precedente eravamo partiti invece da Anchiano).
Torneremo a Vinci e dintorni a dicembre con una nuova sorpresa, tutta da scoprire.
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