Per chi viaggia tra Pistoia e Montecatini Terme, che sia lungo l’autostrada A11 che per strada normale, è facile notare un bel borgo arroccato proprio a ridosso. Qui siamo a Serravalle Pistoiese e, per chi fosse in transito da queste parti, farci un salto ne vale davvero la pena.
La salita è ripida ma per fortuna sono solo alcune centinaia di metri. Conviene parcheggiare vicino al municipio e poi incamminarsi nel borgo, dove a stupire il visitatore sono le tante torri che spiccano nel paesaggio. La prima che si nota a piedi è quella della Pieve di Santo Stefano: si nota subito che il campanile ha una forma quasi più da architettura militare che ecclesiastica. Serravalle Pistoiese nel Medioevo infatti è stata al centro di numerose dispute tra Lucca e Pistoia, specialmente nel Trecento. Fu il condottiero ghibellino Castruccio Castracani a riprendersi Serravalle, a cui invece è associata un’altra parte fortificata del paese, ovvero la Rocca Nuova, risalente al XIV secolo.
Questa si trova nella estremità occidentale del paese. Furono i lucchesi a volerla erigere e oggi è ancora ben conservata, assieme alla cinta muraria e alla sua porta di ingresso. In un grande parco dove vengono effettuate manifestazioni anche di carattere nazionale, si possono notare i bastioni e in particolar modo due torri: una a base esagonale, l’altra quadrangolare dove è possibile anche salire con delle scalette. Fatelo: il panorama ne vale la pena. Guardandovi alle spalle vedrete il Borgo di Serravalle che prenderà forma come un paese uscito da una fiaba o un libro di storia, dall’altra parte ammirate invece le valli del Nievole e dell’Ombrone. Sotto il castello vedrete proprio il passaggio delle auto sulla A11 Firenze-Mare.
Sul versante est vedrete che c’è invece un’altra grande torre: questa è la Torre Longobalda, risalente al 1100 circa ed edificata dai pistoiesi. Ecco perché quella di Castruccio si chiama Torre Nuova, essendo arrivata alcuni secoli dopo.
In paese ci sono anche un ufficio turistico, poco prima di arrivare alla Rocca Nuova venendo dal municipio, e una serie di cartelli che spiegano la storia di questo borgo pistoiese. Due sono le chiese principali: la già citata Pieve di Santo Stefano, del XIII secolo e arricchita all’interno da elementi del barocco, e quella di Santo Stefano.
Quando andare a Serravalle Pistoiese. Premesso che è affascinante anche in un giorno di pioggia (il senso di cupo sullo skyline delle torri ha il suo perché), conviene segnarsi almeno alcune manifestazioni: per chi ama il folklore il 17 e 18 agosto si tiene il palio dei rioni, altrimenti sempre a fine agosto segnatevi Serravalle Jazz e i suoi concerti. C’era una bella manifestazione nazionale della Cgil, chiamata ‘Incontri’, che dal 2017 si è spostata a Pistoia. Anche in quel caso venivano organizzati dei bei concerti sotto la Rocca di Castruccio.
Ultima nota: potete venire anche in treno. La stazione ferroviaria è a Masotti, a un paio di chilometri dal borgo. Se venite in autostrada, uscite invece al casello di Pistoia. Bene, non avete altro da fare che partire…
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