Perché torniamo di nuovo intorno a Vinci, città di Leonardo? Il periodo lo impone perché in questo periodo in una piccola frazione c’è un presepe ormai storico che merita di essere visitato nel caso vi troviate di questi tempi in Toscana, o comunque tra Firenze e Pisa. Il paese in questione si chiama Petroio: è talmente piccolo che non ci sono nemmeno le indicazioni per raggiungerlo. Si trova lungo la strada provinciale che da Empoli porta a Vinci, poco fuori il centro abitato di Sovigliana. Per chi viene da Empoli guardate a destra e imboccate un viale alberato che poco dopo inizia a salire per una collina; da Vinci o Fucecchio, a sinistra, poco dopo uno stadio.
Petroio è un insieme di abitazioni sparse che si completa sulla cima della collina ai piedi del Montalbano, dove si trova la chiesa di Santa Maria. Proprio sotto si sviluppa questo interessante presepe, che va avanti da circa venti anni. È il frutto di una passione nata da Dante e Alessandro Fanti, che hanno iniziato a costruire una grandissima Natività proprio sul costone dove poggia la chiesa. Si tratta dunque di un presepe all’aperto e ambientato tra le piante che già sono lì presenti. Viene montato appena finiscono la raccolta dell’uva e delle olive, con settimane di pazienza e passione. Betlemme viene rivista con tantissimi personaggi a popolarla, corsi d’acqua e giochi in movimento, con grande dovizia di dettagli e di rifiniture. A me piacciono molto, per esempio, quei soldati nel castello che posano sotto una pianta di melograno, in piena simbiosi. Le foto in galleria si riferiscono all’edizione 2016 del presepe che, pur modificato nel corso degli anni, mantiene comunque questo impianto. Solitamente apre il giorno dell’Immacolata e resta accessibile fino alla prima domenica dopo l’Epifania. Un bel cartello vi indicherà la strada per raggiungerlo. Se trovate anche la chiesa aperta, entrate a visitarla: piccola e molto carina. In zona piace molto per chi vuole sposarsi. Poi è bello in panorama che dà su Cerreto Guidi e sulle montagne innevate dell’Appennino Pistoiese.
Dettaglio interessante: in Toscana è stata creata una rete di presepi di cui anche quello di Petroio fa parte. Si chiama ‘Terre di Presepi’ e dal link potrete andare a curiosare sugli altri presenti in zona, per un itinerario 100% natalizio!
Petroio ha una storia molto legata a Villa Alessandri, che da questo sito risulta ancora in vendita. È una dimora signorile dove, da buona tradizione toscana, si è sempre prodotto vino. Quasi un culto, al punto tale che, arrivati a Petroio, si può scorgere un cerchio di cipressi con nel mezzo proprio una statua dedicata a Bacco, dio del vino. L’iscrizione del 15 aprile 1712 recita: “Questo che vedi è Bacco, che a Petroio stracco (stanco) ne giunse et a sedere aspetta qui per bere. Se tu non hai gran fretta, siedi pure et aspetta“. Un vero tempio allegorico, quasi pagano, un culto tutto opposto a quello del presepe, che fa quasi strano incrociare. Lo trovate appena iniziate la salita di Petroio, quando la strada fa una curva a gomito a sinistra. Rimane proprio di fronte alle abitazioni, impossibile non scorgere i cipressi.
Quindi, tra sacro e profano… se andate a Vinci fate pure questa tappa!
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