Il 2 gennaio 1960 moriva all’età di 40 anni Fausto Coppi, il Campionissimo, il primo ciclista a vincere Giro e Tour de France nello stesso anno. Il suo ricordo, oltre nell’immaginario collettivo, viene tramandato fisicamente in due dei luoghi in cui il più grande sui pedali ha vissuto la sua breve vita e a cui è rimasto sempre legato. Il 2018 di Girosognando.it rende tributo a Coppi a 58 anni dalla scomparsa facendo tappa a Castellania e Novi Ligure, entrambe in provincia di Alessandria, seguendo le sue orme. Queste terre si legano però al nome di un altro ‘campionissimo’ del ciclismo, precedente a Coppi, quel Costante Girardengo nove volte titolato tricolore su strada, lui nativo di Novi (mentre Coppi era appunto di Castellania).
A Novi Ligure (in Piemonte, ricordiamolo) vale la pena di andare a visitare il Museo dei Campionissimi a loro dedicato. Come in altri musei dedicati a miti e campioni dello sport non credo si debba essere dei fanatici per apprezzarne il fascino, ma sia interessante anche seguire, attraverso i pannelli, gli oggetti, le immagini, ripercorrere la storia di grandi personaggi che, pur non avendo vinto Nobel e scoperto invenzioni rivoluzionarie, hanno avuto il pregio di far sognare quando erano in vita e di permettere a noi, arrivati dopo, di restare affascinati dal loro mito come davanti a un’opera d’arte, a qualcosa comunque di unico e irripetibile.
Il viaggio dentro il Museo di Novi Ligure, aperto nel 2003, ci porta a scoprire l’evoluzione della bicicletta nella storia, dal prototipo di Leonardo da Vinci in legno alle più moderne in titanio, e di pari passo come sono cambiate le corse: dalle strade bianche all’asfalto. I filmati d’epoca e le cronache dei giornali ci aiutano a ripercorrere i grandi duelli che hanno contraddistinto la storia di uno sport romantico (ancora affascinante nonostante la piaga del doping) tra cui ben si inseriscono le sale dedicate a Coppi e Girardengo, con cimeli originali e il racconto delle loro diverse storie di vita. L’allestimento è suggestivo perché inserito all’interno di una ex fabbrica riconvertita a museo, con ampie vetrate dove si possono vedere le immagini dei due campioni piemontesi.
Chi viene da queste parti e vuole chiudere in bellezza in giro deve fare anche il pellegrinaggio a Castellania, paese di cento abitanti che fa anche Comune. Qui si trova la casa natale di Fasto Coppi e del fratello Serse, anche lui ciclista professionista e morto prematuramente in seguito a un incidente in corsa. Il ricordo viene tenuto vivo grazie alla casa museo, appunto, alle targhe commemorative che sono state affisse, e al monumento alla memoria collocato nel punto in cui riposano i feretri dei due fratelli.
Questo tour dei Campionissimi si fa in una giornata tranquillamente essendo le due località distanti circa mezzora di auto. Ho avuto il piacere di farlo in un’occasione particolare: per preparare parte della mia tesi di laurea in Scienze della Comunicazione il personale del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure mi è stato molto di aiuto per ricostruire la storia della presunta amicizia tra Costante Girardengo e il bandito Sante Pollastri, raccontata nella canzone di Francesco De Gregori ‘Il bandito e il campione’. Testo che è un falso storico, stando alla mia ricerca. Se volete approfondire, scaricate l’estratto della mia tesi che vi metto a disposizione. Comunque, a distanza di anni, grazie davvero!
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