Vergelle, in cerca del pecorino delle Crete Senesi

Vergelle
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Questa tappa di Girosognando.it è la prosecuzione naturale di un’altra che avevamo fatto nei mesi scorsi. Vi ricordate la visita a Castelverdelli, la rocca dimenticata del Senese? Adesso ci spostiamo di pochissimo per visitare un minuscolo e affascinante borgo di campagna immerso nelle Crete, Vergelle, che per raggiungerlo richiede obbligatoriamente proprio di passare da Castelverdelli.

In questo angolo del territorio comunale di San Giovanni D’Asso ci sono stato assieme a una bella comitiva di amici (compagni di avventura per questo e altri articoli che avrete già letto o leggerete). Ci siamo fatti una passeggiata lungo la strada sterrata, che in una ventina di minuti ci ha portato dal castello proprio a Vergelle. Attorno uno spettacolo fatto di calanchi misti a dolci colline coltivati, tra i cipressi e persino caprioli che si vedono correre in lontananza.

È bello come, nel nulla, spunti fuori il cartello stradale che indica l’inizio del paese, con tanto di altra segnaletica di strada senza sfondo. Ok, tanto più avanti non potremo andare…

Vergelle si lega tantissimo al proprio pecorino. Al caseificio locale farne incetta è stato naturale. Abbiamo visitato anche gli allevamenti, che si trovato ai piedi di una meravigliosa struttura agrituristica immersa nella natura, proprio ai piedi del borgo. Si tratta di un villaggio contadino, con piccoli sentieri che si snodano tra le case e la piccola chiesetta, il cui fascino sembra intatto e immutato nel tempo: anche chi ha ristrutturato lo ha fatto con criterio e meticolosità.

E pensare che in origine questo borgo non si presentava così: sono infatti scomparse le mura della cinta di cui si hanno notizie in epoca medievale. Un cartello in paese racconta tutta la storia di Vergelle: già conosciuta nel Duecento, fu presa di mira dai fiorentini per poi diventare rinomata al tempo per la produzione dello zafferano. Fu Comune fino al Settecento quando, spopolandosi già all’epoca, passò sotto la giurisdizione di San Giovanni D’Asso. Nel 1781 ci fu anche un forte terremoto, che diede il colpo di grazia a questa comunità.

Oggi il borgo però rivive grazie a poche decine di persone che ci abitano, rendendolo un posto gradevole, quieto, visitabile in ogni stagione e… gustoso! Un paese accogliente come una grande casa e, per questo motivo, meritevole di una bella gita!

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