Domanda: sapete chi ha inventato il concetto di ‘dieta mediterranea‘? Risposta: un americano. E dove? In Italia. La storia è curiosa come anche il luogo dove tutto ebbe inizio e, in un periodo di ferie balneari, varrebbe la pena farci un salto per un tuffo a cui associare buon cibo e una dose di cultura.
Pioppi è un simpatico paesino di pescatori della costa cilentana, situato nel territorio comunale di Pollica (provincia di Salerno, Campania). Dal 1962, per quarant’anni, diventò la casa base di Ancel Keys, epidemiologo che da Minneapolis venne qui per uno scopo specifico: capire come mai le persone del posto avessero una particolare longevità. Studiò le abitudini alimentari e fu così che nacque la piramide nutrizionale della dieta mediterranea. Keys visse fino a quasi 101 anni, quasi che il proprio studio gli avesse portato a propria volta particolare fortuna. Aveva ribattezzato Pioppi con il nome di Minnelea, una ‘combo’ tra Minneapolis ed Elea, antica città della Magna Grecia, situata non lontano.
La spettacolare avventura del professor Keys è raccontata a Pioppi nelle sale di Palazzo Vinciprova, affascinante dimora signorile vista mare dove, al primo piano, si trova il Museo Vivente della Dieta Mediterranea. Qui in poche stanze vengono riassunti gli studi di Keys, ricostruita la sua biblioteca privata, raccolti spunti che invitano a riflettere sui beni che madre natura ci offre e sul come usarli (e non sprecarli). È molto interessante il modo, dinamico e non ingessato, con cui il museo racconta la storia della dieta mediterranea. Linguaggio semplice, video in motion graphic che trasformano Keys in un vero e proprio personaggio d’animazione. Ci troviamo in sala una grande piramide della dieta mediterranea, attorniata da un giardino pensile. Molti lettori, nel vedere le foto, capiranno che spesso abbiamo delle abitudini alimentari non proprio consone. Pensando a Keys che mangiava sano, faceva lunghe camminate con la moglie Margareth, elaborava con semplicità le pietanze in tavola, ci viene da fare una riflessione.
Lo spazio è gestito dalla Legambiente (altro plus da evidenziare): Palazzo Vinciprova (che non abbiamo detto è del XXVII secolo) ospita anche un altro interessante museo al piano terra, ed entrambi si compensano a vicenda. Si tratta del Museo Vivo del Mare, dove oltre a poter ammirare le specie che caratterizzano questo tratto di Mar Tirreno si fa soprattutto educazione civica. Legambiente mette in mostra in modo tangibile quali sono i pericoli che l’uomo porta quotidianamente sui fondali, ricostruendo un habitat inquinato e facendo capire a cosa stiamo andando incontro. La bellezza di Pioppi è che anche accanto alla spiaggia un cartello ti ricorda quanti anni ci vogliono per smaltire un cotton fioc, una sigaretta, una bottiglia di plastica che finiscono in mare.
Il paese d’estate offre una serie di piccoli eventi sulla linea della sostenibilità: letture, camminate, laboratorio. È il luogo ideale per chi vuole farsi la vacanza al mare con la coscienza critica, lontano dal turismo consumistico. È un posto dove poter camminare lungo il sentiero tra la spiaggia e la strada principale e vedere gli ‘orti della dieta mediterranea‘, coltivati e custoditi dai cittadini di Pioppi stesso, sugli insegnamenti dei propri antenati e l’avallo delle teorie di Keys. Magari anche voi, ammirando il mare del Cilento con una passeggiata, potreste beneficiare di quegli elementi che hanno permesso all’epidemiologo di vivere 101 anni e sua moglie 97…
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