Immaginate di trovarvi in un reticolo di oltre cento chilometri di gallerie, in cui qualcuno, in maniera particolarmente geniale, un giorno pensò che convertire una ex cava di calcare in una gigantesca cantina fosse un’operazione particolarmente redditizia. Mossa giusta. Nasce così negli anni Cinquanta nel Novecento la storia della cantina tra le più grandi del mondo, quella di Cricova, in Moldova, a nord della capitale Chișinău. Un luogo dove riposano almeno dieci milioni di bottiglie tra 120 chilometri di cunicoli, dove si gira all’interno con un trenino elettrico, in cui ci sono cartelli stradali come se si fosse in giro per una città. Dove ogni strada sotterranea ha un nome di un vino o legato all’enologia, in cui si arriva a una temperatura costante di 12 gradi con una umidità dell’82-95%. Ecco l’intuizione: se nella cava la temperatura è fissa, allora perché non usarla per produrci vino?
Visitare Cricova richiede una prenotazione visto che è una delle attrazioni turistiche più rinomate della Moldova, essendo considerata la cantina più grande del mondo. Al mattino il primo tour è più conveniente degli altri a livello di prezzo. Quando ci siamo andati noi ho visto molte targhe di turisti esteuropei: Romania, Russia, Repubblica Ceca, Polonia in particolare. Ma nel tempo sono sempre più gli articoli a livello internazionale che parlano di Cricova e la sua fama non può che aumentare nel tempo.
Si sale sui trenini elettrici rossi, di fabbricazione cinese, e si parte. Come in un grande parco giochi, correndo tra le bottiglie e le botti, seguendo la strada che si addentra sempre più nel mezzo della cava. Si fa sosta nel cuore di Cricova, ovvero l’area dove si producono gli spumanti con il metodo alla francese, lo Champenoise. Qui si usano sia tradizione che tecnologia, ma il modo di produrre è lo stesso. Le bottiglie vengono lasciate riposare a testa in giù e ogni giorno vengono ruotate di 45 gradi per meglio assecondare la fermentazione. Il lavoro viene fatto manualmente solo da donne ce ogni giorno ruotano decine di migliaia di magnum a testa. Perché un lavoro femminile. “La mano degli uomini è troppo grande e compie una rotazione a 48 gradi”, spiega la guida della cantina di Cricova. Lo stesso processo viene svolto anche da macchine, impiegate però per uno champagne che ha un costo, e una qualità, più bassa rispetto a quello in cui la rotazione avviene manualmente.
Si torna sul trenino e, riattraversando i cunicoli, si arriva alla sala cinema di Cricova. Ci si mette a sedere e viene gentilmente offerto dello champagne della casa mentre si guarda il video, in lingua romena, sulla storia di Cricova. Suggestivo ed emozionante anche per chi il romeno non lo conosce.
Ultima tappa: il museo del vino e le sale esclusive di Cricova. Il museo ospita, tra le varie cose, moltissime bottiglie da collezione, provenienti da tutto il mondo, tra cui una israeliana risalente al 1902. Ci sono anche collezioni donate da Cricova a grandi personaggi delle istituzioni venuti qui, come John Kerry, Angela Merkel e Vladimir Putin. I ritratti delle personalità trovano spazio su una parete: per l’Italia ci sono Federica Mogherini, l’ex ministro Franco Frattini e l’ex presidente del Comitato Olimpico italiano Mario Pescante. Ogni 12 mesi viene realizzata una scritta con delle bottiglie per indicare l’anno in corso, per esempio “2018”.
Yuri Gagarin è sicuramente il personaggio più amato a Cricova: il cosmonauta avrebbe fatto di tutto per portare il vino della migliore cantina dell’allora Unione Sovietica nello spazio…
Rimanendo sulla terra Putin ha invece scelto Cricova per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno, in una grande sala fastosa e molto ampia, che si può vedere nella galleria fotografica. Altre belle sale invece ci portano in un fondale marino e una, pur essendo sotto terra, ha delle finestre con riflessi illuminati, adatta per coloro i quali soffrono di claustrofobia. All’uscita, ovviamente, scatta il ‘saccheggio’ del negozio con una grande scelta di vini. Per le tasche di un italiano i prezzi sono ottimi, meno (purtroppo) per le persone del posto.
Ultimo appunto: nel 2018, dal 5 all’11 ottobre, torna in Moldova il Festival del Vino con tante iniziative in cantina e nelle città, con degustazioni, concerti e altro ancora (tra i tanti, negli scorsi anni, hanno suonato a Cricova grandi nomi della musica come Goran Bregovic). Se volete farci un salto, gli amici della Ways Travel sapranno come aiutarvi.
(Si ringraziano per la collaborazione Cristina Rus e Ivan Marchisio)
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