C’è tanta Africa, ma non solo, nei racconti di viaggio di Romina Facchi che, assieme al compagno Silvano Greco, è protagonista del blog RoMySpace, foriero di tanti spunti di viaggio specialmente per chi sogna un giorno di effettuare un safari in mezzo a territorio sconosciuti.
Romina ha accettato di partecipare al progetto ‘Travel stories’ di Girosognando.it rispondendo alle nostre domande per raccontare la sua attività.
- Nome del blog di viaggio: RoMySpace
- Link alla home page: http://www.romyspace.it/
- Anno di pubblicazione: 2014
- Autori e collaboratori: Romina Facchi, Silvano Greco
Cosa ti ha spinto a creare un blog e perché proprio di viaggi?
Questa è una bella domanda in effetti.
Non avevo mai pensato di aprire un blog ma sempre più amici e conoscenti mi contattavano per chiedermi info in merito a una destinazione di viaggio o perché volevano vedere le mie foto di un certo luogo o dei miei lavori artistici (quadri, oggetti realizzati con materiali riciclati, ecc).
E’ stato un mio amico che un giorno mi ha detto “Ma perché non apri un blog dove pubblichi i tuoi racconti di viaggio e tutte le tue passioni?” e così, da lì poco, è nato RoMySpace.
Il nome è nato proprio dal gioco di parole tra il mio nome “Romy” e “My Space”, ossia il mio spazio dove avrei raccolto e condiviso le mie passioni.
Oltre alla parte dedicata al racconto dei nostri viaggi, erano previste diverse sezioni, tra cui una dedicata alla nail art, che esiste ancora anche se un po’ oscurata dal resto, le ricette etniche, scoperte e sperimentate durante i nostri viaggi, avrei voluto pubblicare un canale dedicato ai miei lavori “artistici”, questo non l’ho ancora fatto, ma non è detto che in futuro io non lo faccia per quei lavori la cui ispirazione mi proviene dai nostri viaggi.
I racconti e i suggerimenti di viaggio però hanno progressivamente e naturalmente preso il sopravvento, come era immaginabile, poichè amo viaggiare, raccontare i miei viaggi e dare consigli a chi me li chiede.
Oggi ho diverse sezioni del blog dedicate ai viaggi: una sezione dove racconto le mie esperienze che si chiama “Diari di Viaggio”, una sezione dove pubblico suggerimenti, consigli, news, pillole che si chiama “Consigli di Viaggio”, inoltre ho anche una sezione di “Proposte di Viaggio”, dove propongo itinerari studiati insieme ad alcuni partner, ed infine un canale dedicato alle fotogallery.
Perché scrivo di viaggi?
Questa è una domanda a cui è molto semplice rispondere invece: amo viaggiare, amo condividere le mie esperienze di viaggio e amo parlare di viaggi.
C’è un tema preciso del tuo blog, un filone? Se sì, quale?
Con questo blog non tratto argomenti nello specifico, racconto le mie esperienze di viaggio e cerco di dare consigli e pareri personali, usando un tono divertente e un po’ “leggero”, anche se gli articoli non sono affatto superficiali.
Cerco un rapporto diretto con chi mi legge e questo, nel tempo, ha fatto si che alcuni utenti si sono appassionati ai miei racconti.
Hai un articolo di cui sei particolarmente orgoglioso o di cui vuoi parlare?
Non c’è un articolo in particolare, ma ce ne sono alcuni, ossia tutti quelli per i quali gli utenti mi scrivono, mi ringraziano per le info e magari mi chiedono altri consigli; in quei momenti sono felice perché la mia esperienza è servita ad un altro viaggiatore per organizzare il proprio viaggio.
Ad esempio una ragazza siciliana tempo fa aveva letto alcuni miei articoli sul Brasile e mi ha contattato per chiedermi altre info e alcuni contatti.
Al ritorno dal suo viaggio con i suoi amici ha scritto un articolo raccontando le loro avventure e me lo ha mandato perché, a sua volta, voleva contribuire a dare informazioni; mi ha reso felice che abbia voluto condividere la sua esperienza con me e il mio blog, quando me lo ha mandato mi ha scritto “grazie al tuo blog ho raccolto molte informazioni utili, vorrei nel mio piccolo essere utile anche io ad altri viaggiatori”.
Mi ha fatto molto piacere questo suo gesto ed ho pubblicato il suo articolo con molto piacere.
A questo link potete leggere l’articolo in questione: http://www.romyspace.it/articolo/avventure-e-disavventure-di-un-viaggio-in-brasile/19062/
Quale pensi sia la qualità principale del tuo blog o l’elemento preferito dal tuo pubblico?
Come dicevo credo che una delle qualità del mio blog sia il fatto che tutti gli articoli scritti sono basati sulla mia esperienza personale di viaggio; inoltre il tono utilizzato è spesso ironico, divertente e friendly, penso che chi legga i nostri articoli si diverta oltre a trovare informazioni utili.
In cosa vorresti migliorare?
Nel corso degli anni ho cercato di migliorare sotto tanti punti di vista, ho lavorato molto per migliorare i contenuti testuali e le foto, ma ho studiato anche SEO, per avere una buona indicizzazione, sto anche lavorando sempre di più nei social network, per promuovere il mio blog e farlo conoscere.
Vorrei iniziare a realizzare dei video reportage dei miei viaggi e pubblicarli sul mio blog e sui social, vorrei anche incrementare le partnership con altri blogger e magari realizzare dei progetti insieme, ho già fatto qualcosa in passato, ma solo piccole cose fino ad ora.
Come vedi il presente dei travelblogger in Italia? E le prospettive future?
Questa è un’altra bella domanda in effetti!
Oramai sono tutti si definiscono travel blogger, paradossalmente anche chi non ha un blog… poi ci sono i travel influencer, i travel trendsetter, i travel blogger che fanno i travel planner o le guide di viaggio o i social media manager, gli agenti di viaggio che fanno i blogger; insomma è un mercato frammentato e sempre più affollato, dove è difficile a volta fare chiarezza.
Sicuramente i travel blogger hanno cambiato e stanno cambiando il modo in cui le persone si informano in merito a una destinazione; in passato c’erano solo le guide di viaggio, le testate giornalistiche specializzate e qualche trasmissione tv, ora invece le fonti sono molteplici e io credo che il futuro andrà sempre di più in questa direzione.
Ci sono travel blogger che hanno audience più ampie di alcune testate storiche del mondo del turismo.
La molteplicità di informazioni è un bene per un mercato, ma sarà sempre più difficile per un travel blogger riuscire ad emergere e differenziarsi; molti riescono lavorando molto bene sui social network, portando i propri contenuti fuori dal blog, altri invece creando blog specifici su una verticalità tematica, come ho fatto anche io, creando un sito che è a metà tra un blog e un sito editoriale, dedicato al mio grande amore: l’Africa (www.exploring-africa.com).
Per un travel blogger non basta più viaggiare, scattare qualche fotografia e saper scrivere bene, è sempre più necessario conoscere tante cose, come ad esempio come scrivere per essere indicizzati bene da Google, essere aggiornati in merito a tutte le novità di tutti i canali social e attrezzarsi per sfruttarne le potenzialità, migliorare la tecnica e la qualità delle proprie foto e dei propri video.
Chi saprà lavorare bene su tutti questi fronti riuscirà ad avere un buon seguito.
In logica di business credo che il mondo dei travel blogger si dividerà sempre più in due macrocategorie: chi scrive per poi organizzare e/o accompagnare viaggi e chi scrive perché realizza progetti editoriali con aziende, enti dei turismo e altro ancora.
C’è un viaggio tra i tanti che ti ha cambiato la vita e consiglieresti al tuo pubblico? (indica anche il link a un articolo correlato a questa esperienza)
Più che un singolo viaggio, mi ha cambiato la vita un genere di viaggio: i safari naturalistici, soprattutto in Africa.
Più safari facevo e più sentivo la necessità di farne altri, quasi una dipendenza, che continua anche oggi.
E’ difficile da descrivere come esperienza: essere immersi nella natura, una natura incontaminata, dove non ci sono segni di intervento umano e dove gli animali vivono liberi nel loro habitat; ci si sente piccoli, quasi impotenti ma estasiati dalla meraviglia di quei luoghi, storditi dal silenzio, rotto solamente da qualche richiamo o dal rumore degli zoccoli di una mandria di erbivori, l’adrenalina che si prova nell’assistere a una scena di caccia, dove inevitabilmente si finisce per tifare per il predatore o la preda; per non parlare della notte quando si sentono, anche in lontananza i leoni ruggire, le iene che si chiamano a raccolta, sotto un cielo stellato che è impossibile da vedere in città.
Safari in Tanzania: http://www.romyspace.it/articolo/le-4-migliori-esperienze-di-safari-in-tanzania/10077/
Di safari ne abbiamo fatti tanti negli anni e sono stati l’impulso principale che ci hanno fatto decidere di creare un sito verticale e molto approfondito dedicato all’Africa, che però racconta anche di popolazioni e tribù e, in futuro, di altre meraviglie del continente africano.
https://www.exploring-africa.com/
Ti consideri uno scrittore di impulso o hai adottato una strategia editoriale?
Per RoMySpace direi che predomina l’impulso, scrivo appena tornata da un viaggio o quando qualcosa scatena in me un ricordo di una destinazione; a volte scrivo di una singola esperienza, altre volte articoli più generali, dipende dal momento e dall’ispirazione.
Utilizzo una strategia editoriale invece quando scrivo per qualche partnership, in quel caso pianifico i contenuti e gli argomenti degli articoli, soprattutto per una logica di correttezza nei confronti del partner o dello sponsor e per fare il miglior lavoro possibile.
Ho adottato invece una strategia editoriale ben precisa per Exploring-Africa perché è più un sito editoriale, dove il blog ha un ruolo secondario.
C’è uno stile scrittorio o un autore a cui ti ispiri in particolare?
Non mi ispiro a nessuno, ho un mio stile personale: solitamente racconto le mie esperienze di viaggio come se le stessi raccontando a degli amici davanti a un bicchiere di vino; quindi è uno stile molto semplice e diretto, focalizzato a informare e a divertire, cercando di mettere molto di me in tutti gli articoli.
Come vedi la tua attività rispetto al passato e come la sogni tra cinque anni?
Rispetto al passato è molto semplice, il mio blog è nato come blog personale e in questi quattro anni è diventato un blog di viaggi con un discreto seguito e che mi ha consentito di fare alcune collaborazioni editoriali con alcune realtà e di partecipare anche a qualche blog tour, e di questo sono molto felice.
Ho imparato molto, studiando e sperimentando, e questo mi ha consentito anche di fare delle consulenze in quest’ambito a chi si stava affacciando al mondo dei blogger e degli influencer, le mie esperienze lavorative passate mi aiutano molto in questo ambito.
Il mio sogno tra cinque anni è di vivere in Africa, in Tanzania nello specifico, organizzare safari, attività che già faccio ma da Milano, e viaggiare nel continente africano, e non solo, appena ne avrò l’occasione.
Vorrei continuare a fare consulenze in ambito di digital marketing e ovviamente vorrei continuare a scrivere di viaggi, perché amo condividere la mia passione, mi fa piacere ispirare altri viaggiatori, e scrivere di Africa, perché è il mio grande amore.
Vorrei aiutare alcune destinazioni a farsi conoscere ad un pubblico più ampio, attraverso la scrittura di reportage di viaggio.
Infine vorrei creare alcuni progetti editoriali, che in parte sto già realizzando, che possano essere sponsorizzati da qualche azienda, interessata a qualche ambito specifico; vorrei in futuro crearne di più, con entrambi i miei siti, perché credo che per una azienda o un brand sia molto più efficace raccontarsi attraverso un esperienza di viaggio, affine al proprio contesto, piuttosto che con uno spot di 30”.
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