“Aforismi di viaggio”, filosofia al servizio del viaggiatore

Fernando Da Re
Fernando Da Re

“Aforismi di viaggio” da dieci anni racconta i viaggi attraverso la poesia, le sensazioni, la parola che viene dal profondo. Vera e propria filosofia on the road. A raccontare il progetto, per le Travel Stories di Girosognando.it, è Fernando Da Re, uno degli autori.

  • Nome del blog di viaggio: Aforismi di viaggio
  • Link alla home page: www.aforismidiviaggio.it
  • Anno di pubblicazione: 2008
  • Autori e collaboratori: Fernando Da Re, Gabriella Pittari, L. H. Stone, Enzo Pellegrini.

Cosa ti ha spinto a creare un blog e perché proprio di viaggi?

Non esisteva al tempo in cui è nato un sito che raccontasse il viaggio attraverso gli aforismi o per dirla meglio che gli aforismi raccontassero il viaggio. In questo mio caso il viaggio è diventato racconto, poesia, aforisma. Si sono aggiunte poi anche altre sezioni dedicate a recensioni di libri di viaggio e alla descrizione di luoghi visitati.

C’è un tema preciso del tuo blog, un filone? Se sì, quale?

Come detto il filone principale sono gli aforismi. Questi sono frutto di letture personali di letteratura di viaggio classica, antica e moderna. Aforismi percepiti attraverso l’interpretazione di autori e scrittori di rilievo. Molti altri personali frutto di precise meditazioni.

Hai un articolo di cui sei particolarmente orgoglioso o di cui vuoi parlare?

Questo che è stato l’antesignano ed è stato visitato 200.000 volte. Filosofia del viaggio.

Inoltre la sezione degli articoli dedicati all’Armenia e alla Mongolia il cui interesse è sempre in crescendo.

Quale pensi sia la qualità principale del tuo blog o l’elemento preferito dal tuo pubblico?

Il sito è divenuto un punto di riferimento per quanti, turisti e scrittori, vogliono riflettere sulle loro emozioni provate in viaggio e le vogliono trasmettere in maniera personale, avvalendosi di “suggerimenti” dei GRANDI che guidano e aiutano sempre.

In cosa vorresti migliorare?

Nella cooperazione con altri, nella grafica, nel modo di presentarsi, sempre nuovo che richiede il mondo letterario. Pur non avendo scopo di lucro il sito, è noto a tutti, ha delle spese alle quali bisognerebbe dare un equilibrio economico.

Come vedi il presente dei travelblogger in Italia? E le prospettive future?

Non posso pensare che tutti, (perché sono molti quelli che si propongono continuamente), possano trarre vantaggio se non si consolidano o rinforzano interessi comuni.

C’è un viaggio tra i tanti che ti ha cambiato la vita e consiglieresti al tuo pubblico?

Mi sono trovato “spiazzato” al ritorno dal mio viaggio in Armenia. Viaggio effettuato in Bicicletta. Dopo trent’anni di cicloturismo, al ritorno da quel Paese, mi accorsi che era stato il viaggio che aveva chiamato me, che mi aveva aspettato tutto questo tempo, che aveva rimandato un appuntamento per dirmi qualcosa. Da quell’incontro è nato un libro, il primo, e mi ha cambiato modo di pensare non solo turisticamente ma anche eticamente.

Ti consideri uno scrittore di impulso o hai adottato una strategia editoriale?

Scrivo solo se ho cose buone, importanti, credibili, emozionanti, serie e di qualità. Che possano aiutare a vedere il mondo con “occhi e cuore nuovi”. Raccontare come e quando e dove viaggi è importante, ma il perché lo stai facendo o lo hai fatto, è avvolto nel mistero.

C’è uno stile scrittorio o un autore a cui ti ispiri in particolare?

Mi hanno entusiasmato le letture di grandi viaggiatori-scrittori del primo novecento in particolare mi piace sempre citare la Annemarie Schwarzenbach, Vita Sackville-West, Bernard Ollivier.

Come vedi la tua attività rispetto al passato e come la sogni tra cinque anni?

“Sembra che l’uomo, come un uccello, abbia il bisogno di migrare, una vitale necessità di essere altrove”. (Marguerite Yourcenar) e che “Ogni strada sia facilmente percorribile se ha per meta l’amicizia” (Fernando Da Re).

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