Due città al prezzo di una. Parafrasando uno slogan che sa di pubblicità anni Ottanta ci addentriamo in uno degli angoli più affascinanti di Malta, vale a dire Mdina e Rabat, situate nella parte nord ovest dell’isola. Per il visitatore fa sorridere pensare che stiamo parlando di due città perché – ed è vero – sono praticamente attaccate: attraversi una strada e sei nell’una o nell’altra località.
C’è però un motivo a tutto ciò ed è segnato dalla storia. Mdina, detta anche Città Notabile, è una cittadella fortificata che ha ricoperto prima della costruzione de La Valletta il ruolo di capitale dell’isola. Rabat si è sviluppata nei secoli, fino ad arrivare al confine con l’altra città. Fa strano perché da Mdina all’altra parte di Rabat ci si arriva, esagerando, in venti minuti a piedi. Però il distinguo è ben marcato. Ci sono due stazioni di polizia, due municipi, eccetera.
Mdina
Venendo a piedi da Rabat ci troviamo di fronte al suggestivo ponte in pietra con i due leoni e l’arco di accesso alla piccola città. Fate caso sulla destra: troverete i segni del vecchio accesso a Mdina tramite il ponte levatoio medievale. Ancora oggi resta il fossato a difesa della roccaforte ma, al posto dell’acqua, ci sono dei giardini. Mdina, al netto dei musei e delle chiese, si gira in 20 minuti. Oltre che come Città Notabile è conosciuta come ‘città silente’ è unisce al suo interno il fascino barocco con quello del Medioevo. Il piatto forte della visita è senza dubbio la Cattedrale di San Paolo Apostolo, il quale si sarebbe stabilito qui per tre mesi dopo essere naufragato. Catacombe dedicate al Santo, come vedremo, si trovano invece nella confinante Rabat.
Elemento di disturbo: la presenza di auto parcheggiate dentro il borgo di Mdina. Non ci fossero state l’effetto sarebbe stato migliore. Il fascino comunque resta: la sua posizione permette un bel panorama, sull’interno maltese (gli appassionati di calcio scorgeranno anche il Ta’ Qali, lo stadio della nazionale, un po’ come quando Verdone a Firenze cercava l”Artemio Franchi’) mentre è bello ricordare che Mdina è stata set per numerosi film e serie tv, come per esempio ‘Il trono di spade‘. Per lo shopping, se non avete paura che in aereo si rompa qualcosa, il prodotto più tipico sono i manufatti in vetro. Se non li comprerete, almeno, li ammirerete dalle vetrine.
Rabat
In arabo Rabat significa sobborgo. Questa città ha ben due omonimi famose: oltre alla capitale del Marocco esiste anche un’altra Rabat che è il capoluogo dell’isola di Gozo la quale, per distinzione, viene chiamata anche con il nome Victoria che arriva dal periodo britannico.
Rabat da sobborgo di Mdina è diventata città di elevato spessore. Il meglio si trova proprio sotto terra. Dalla piazza principale del paese, guardando la chiesa, andate verso destra per andare a visitare le catacombe e la grotta dove San Paolo ha vissuto a Malta. Sottoterra, oltre alle antiche e affascinanti grotte romane, troverete anche dei bunker della seconda guerra mondiale in cui le famiglie si erano rifugiate per scampare ai bombardamenti.
Il museo diocesano ci riporta invece nel pieno dello spirito dei Cavalieri templari di Malta, scoprendo le storie delle persone che sono arrivate fino a qui, in questa congregazione di nobili provenienti da tutta Europa. Si possono scoprire oggetti preziosi quali paramenti, iconografie, con una ricca spiegazione anche nell’audio guida in italiano. Entri pensando di cavartela in poco tempo, quando invece staresti lì per ore ad ascoltare. Tanto è che, come da immaginarsi, nel mio caso se non uscivo velocemente avrei dovuto passare la notte nel museo…
A Rabat a livello gastronomico due consigli. Uscendo dal museo, tenendo la sinistra e fermandovi in piazza, andate a comprarvi dei dolci. Torrone, cannoli di chiara influenza siciliana, dolcetti ai fichi. Si prega di non svaligiare il bancone… E per cena, coniglio al curry, la grande specialità di Malta!
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